lunedì 16 marzo 2015

Componibili, scomponibili, adattabili e convertibili

Trovandomi spesso ad arredare appartamenti destinati alla locazione, trovandomi oltretutto a che fare con un target perlopiù studentesco e troppo spesso indelicato con i mobili presenti nelle loro stanze, ho dovuto, pur mantenendo qualcosa che mi piacesse, trovare oggetti robusti, non troppo dispendiosi e di facile reperibilità.
Da qui la mia scelta per un oggetto che rispecchia tutte le doti richieste, spiccando oltretutto per adattabilità in ogni ambiente con gli usi più differenti.



Comodino, mobiletto per bagno, tavolinetto per salotto, svuotatasche in ingresso o appoggio per il telefono in qualunque stanza, scarpiera per i più spreconi e comodissimo in cucina per riporre di tutto. 
questi alcuni degli utilizzi a cui si prestano i Componibili dell' italiana Kartell.

E' lui il mio mobiletto tuttofare, preferibilmente a tre scomparti, con un prezzo abbordabile intorno ai 95€ nuovo e 50€ usato in buone condizioni.

Lo si trova perlopiù di colore nero, bianco e rosso, ma cercando in qualche mercatino si possono scovare anche di altri colori pastello. Sconsigliati a mio parere quelli di colore metallizzato, poco coerenti con l'epoca del lancio e alle sue conseguenti forme.

Il componibile Kartell creato da Anna Castelli Ferrieri nel 1968, è presente in quasi tutte le case che ho arredato, fino a ora ha sempre retto ogni tipo di maltrattamento. 

Unico caso in cui ha dovuto soccombere, è stato quando un'inquilina priva di ogni tipo di  buonsenso ha deciso di lasciare accesa una candela al suo interno deformato il top, ho potuto comunque constatare che la funzionalità del povero mobiletto è rimasta inalterata. 

Questi sono i rari casi in cui mi verrebbe voglia di arredare tutto in modo dozzinale, con cose brutte, posticce e scadenti come le persone che a volte mi ritrovo in casa.





             

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